mercoledì 28 ottobre 2009

E un altro...

... anno è passato. Quest'anno sono 47 e mi avvicino a grandi falcate ai 50. Cosa mi porto di quest'anno che è appena trascorso? Devo dire che non ci sono stati cambiamenti radicali nella mia vita. Mi vedo diversa da come mi vedevo un anno fa: gli anni passano, trascorrono, volano ma sulla pelle lasciano solchi veramente profondi, come una terra che è stata appena arata. Facendo poi un'associazione tra terra e persone, è forse in questo periodo della vita che la fertilità passa dal corpo all'anima. E mi chiedo cosa posso procreare dall'anima? Mi vengono subito alla mente amore comprensione e pazienza. Quella pazienza che da giovane mi mancava, una vera sconosciuta che sto scoprendo ed esplorando negli ultimi anni. E poi amore, selettivo non indistinto che mi permette di voler bene veramente solo a pochi, spero eletti.
E poi quella comprensione nel senso etimologico della parola da cum- e prendere (comprèndere v. tr. [lat. comprehendĕre e comprendĕre, comp. di con- e pre(he)ndĕre «prendere»] (coniug. come prendere). – 1. a. Contenere in sé, abbracciare, racchiudere) di comprensione dell'altro, senza giudicarlo in prima istanza. Questo non significa amarlo, ma solo comprenderlo a volte nella sua pochezza e squallore, e quindi senza per questo doverlo scegliere. E così gli anni passano incontrando e perdendo lungo la strada persone e cose di alcuna importanza e valore. Direte voi che questa è filosofia spiccia, probabilmente lo è.



Certo non tutto va benissimo, non tutto è rose e fiori... ma si va avanti portandosi nel cuore le cose belle della vita. Quelle cose belle, quelle emozioni, quegli attimi di felicità, quei baci, quegli sguardi e quelle risate dell'ultimo istante della giornata prima di chiudere gli occhi abbracciata alla persona con cui ho deciso di vivere il resto della mia vita.
Un amico mi ha chiesto qual'è il segreto della felicità... non so se ci son segreti, sicuramente è un insieme di fattori a regalare la felicità, ma è soprattutto un qualcosa che si impara ed è qualcosa che viene da dentro, non solo dagli eventi esterni.
Ed alla fine dei conti io mi sento felice e ringrazio la vita che per ora non si è accanita troppo e i morsi che ha dato non son stati mai troppo profondi. E ringrazio le persone che mi vogliono bene che, per effetto del mio orsismo e della mia selvaticità non sono tantissime.
Perciò tanti auguri a me.
Dato che io oggi non sono a casa e questo è un post programmato, colgo l'occasione per fare gli auguri a Cath nata anche lei in questo giorno e Cath ti auguro una serena giornata tra le persone care.

Aujourd'hui je ne suis pas à la maison et c'est un post régulier, je saisis cette occasion pour féliciter Cath née ce jour-là aussi et je te souhaite une journée paisible avec tes proches.
BON ANNIVERSAIRE CATH

giovedì 22 ottobre 2009

Voglio andare ad...

... Alghero... Chi non si ricorda le parole di un'indimenticabile canzone di Giuni Russo??
Un modo per aprirvi le porte di quest'altro tour in Sardegna. La zona è quella tra Alghero e Sassari, in un giro tra natura e archeologia. Se siete pronti possiamo iniziare con qualche foto di Alghero, affacciata sul mare e che al mare deve il suo nome. E' una cittadina bellissima, con i suoi vicoli in un centro storico ben tenuto e in cui passeggiare è veramente piacevole. Le sue origini risalgono secondo la tradizione all'inizio del XII quando fu fondata dalla nobile famiglia genovese dei Doria. Conquistata in seguito dai Catalano-Aragonesi, ancora oggi ne conserva la parlata e le tradizioni.

























Capo Caccia







Nuraghe Palmavera








ALTARE PRENURAGICO MONTE D'ACCODDI
Questo sito è così particolare che ho pensato che sarebbe stato utile perderci qualche parola.

Secondo alcune interpretazioni, l’altare preistorico di Monte d’Accoddi rappresenta il primo esempio in occidente di un’architettura tipica dell’oriente mesopotamico: la ziqqurath (luogo di culto caratteristico delle religioni dell'area mesopotamica cioè "fondazione del cielo e della terra"). Costituisce anche un esempio, unico in Europa, di una tipica concezione religiosa delle genti mesopotamiche, le quali erano persuase che il cielo e la terra si unissero - per mezzo di un monte - mentre una divinità scendeva tra gli uomini. L'altare sulla torre era perciò considerato il punto di incontro tra umano e divino e si pensa che un gran numero di animali – sicuramente bovini - venissero sacrificati per propiziare la rigenerazione della vita e della vegetazione. Ai piedi della piramide a gradoni sono stati ritrovati dagli archeologi grandi accumuli composti da resti di antichi pasti sacri ed anche oggetti utilizzati durante i riti propiziatori.




Menhir







Necropoli di Anghelu Ruju











lunedì 19 ottobre 2009

Ma i pensieri dove li metto??

... ma in un quaderno dei pensieri!!
Ecco svelato il motivo del post precedente. Un omaggio a Mari e alla sua bravura. Ma anche un modo per dare un riferimento visivo da cui ho preso l'idea. Le ho chiesto una foto, ma quando nella pennina ho visto tutte quelle foto non ho resistito a dedicarle un post!!
La copertina è fatta nello stesso modo di quella del lavoro di Mari: è rivestita con una striscia di carta patterned e per il resto con il lino sardo, perciò un lino grosso e a trama irregolare.
E' un lavoro commissionato per una pensione.
Il quaderno misura 22x18 cm. Ho messo l'iniziale della persona festeggiata usando una cheapboard regalatami tempo fa da Illy. L'ho rivestita con carta patterned e i bordi in eccedenza li ho eliminati consumandoli con una limetta per le unghie di quelle di carta. Le carte sono K&Company collezioni varie: Hannah, Ivory, McKenna.



All'interno, le prime 4 pagine le ho preparate in modo da inserire in futuro foto della festa. A destra le foto e a sinistra uno spazio per scrivere.











A seguire le pagine per le foto, 15 pagine per pensieri e firme con delle timbrate.




Ultima pagina (il timbro "Fatto a mano con il cuore da Daniela" è un timbro che avevo disegnato e portato in un timbrificio)



Retro



Portapenna che ho legato alla spirale.

 

La targhetta rivestita con il lino che ho legato al manico della busta che conteneva il quaderno.


Le perle sono di un braccialetto che ho smontato, comprato in un negozio di cinesi.







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