venerdì 23 dicembre 2011

Regalini per colleghe e maestre


Un regalino fatto a mano con lana e uncinetto. Degli ornamenti per l'albero di Natale ma in alcuni casi anche per la casa, dato che ho fatto dei bunting (che non ho fotografato) di stelline natalizie (tutorial nel post precedente).
Il packaging è semplice: cartoncino ondulato poggiando un lembo sull'altro e legato in verticale con del nastro o con dei cordini fatti all'uncinetto con punto catenella.









E con questo post, visto che penso di non avere più il tempo di ritornare su questi schermi,
 vi auguro un sereno Natale

mercoledì 21 dicembre 2011

Regalino per suora e passo passo fotografico


Il tempo non corre, VO-LA!! Ormai mancano 3 giorni a Natale. Ma come ha fatto ad arrivare così in fretta??!! Che facevo mentre stava arrivando a falcate??!! A fine novembre ho fatto un mini album, all'inizio di dicembre ne ho fatto un altro ed ora,  il mio tavolo da lavoro è così:


Ma ce la farò.




Questo è il pensiero per la suora della scuola materna di Anastasia. Al carrefour ho preso questa confezione di candele scaldavivande o tea light candles. Io mi son limitata ad abbellire con una striscia di cartoncino ondulato, stampare queste targhette natalizie  e preparare con la lana questa stellina all'uncinetto con la tecnica dei quadrati old america, che potrà essere utilizzata come ornamento natalizio. Ieri notte ho preparato un passo passo fotografico che trovate più giù.





PASSO PASSO FOTOGRAFICO STELLINA OLD AMERICA




Avviare 5 catenelle (cat.)



Chiudere in cerchio con 1 maglia bassissima.
Iniziare il nuovo giro con 3 cat.,


 

2 m.a. (maglie alte),


 
3 cat,



*3 m.a., 3 cat*, ripetere da * a * per 4 volte,




Chiudere con 1 m.a. puntando l'uncinetto nella terza cat dell'inizio.




 
3 cat,



2 m.a., 3 cat, 3 m.a., 1 cat,




nel successivo archetto di catenelle sottostanti *3 m.a., 3 cat, 3 m.a., 1 cat*, ripetere da * a * per 4 volte




Chiudere con una maglia bassissima




Con 3 maglie bassissime portarsi sull'archetto sottostante,




3 cat,




2 m.a.,




3 m.a., 1 m.b. nella cat. sottostante,




*3 m.a., 3 cat, 3 m.a, 1 m.b.*, ripetere da * a * per 4 volte, chiudere con una maglia bassissima.



Se invece volete farne una decorazione, arrivare all'ultimo archetto di catenelle e fare 22 cat., 1 maglia bassissima nella terza cat, 2 cat, 3 m.a. e chiudere con una maglia bassissima.





 


Ricapitolando:

Avviare 5 catenelle (cat.) e chiudere in cerchio con 1 maglia bassissima;
  1. Iniziare il nuovo giro con 3 cat., 2 m.a. (maglie alte),3 cat, *3 m.a., 3 cat*, ripetere da * a * per 4 volte, chiudere con una maglia bassissima;
  2. 3 cat, 2 m.a., 3 cat, 3 m.a., 1 cat, 2 m.a., 3 cat, 3 m.a., 1 cat, nel successivo archetto di catenelle sottostanti *3 m.a., 3 cat, 3 m.a., 1 cat*, ripetere da * a * per 4 volte, chiudere con una maglia bassissima;
  3. con 3 maglie bassissime portarsi sull'archetto sottostante, 3 cat, 2 m.a., 3 m.a., 1 m.b. nella cat. sottostante, *3 m.a., 3 cat, 3 m.a, 1 m.b.*, ripetere da * a * per 4 volte, chiudere con una maglia bassissima.
Se invece volete farne una decorazione, arrivare all'ultimo archetto di catenelle e fare 22 cat., 1 maglia bassissima nella terza cat, 2 cat, 3 m.a. e chiudere con una maglia bassissima.

martedì 20 dicembre 2011

Set stampabili gratis

Girovagando nella rete son capitata in questo blog e non ho resistito a segnalaverlo perchè è veramente mitico!! Nella sezione printable trovate le varie categorie di interi set di targhette, etichette scatoline stampabili gratuitamente per qualsiasi occasione.







lunedì 19 dicembre 2011

Ornamenti di Natale

Ormai il Natale è alle porte ed io come al solito sono in ritardo-ritardissimo con i pensieri fatti a mano. Le decorazioni in casa sono sempre molto risicate. Questa l'ho fatto seguendo questo tutorial nel blog di Annette.


Avrei voluto fare anche questi, ma il Natale è arrivato all'improvviso senza darmi il tempo di fare tutto ciò che avrei voluto.






giovedì 15 dicembre 2011

Semplicemente bambini

La mattina del 13 Nicolò ed Anastasia hanno trovato un piccolo dono ed una letterina da parte di santa Lucia. E Nicolò nel pomeriggio durante il tragitto per rientrare a casa candidamente ha detto: lo sai mamma che santa Lucia scrive come te?

No, Nicolò, mamma scrive più piccolo.

Però fa la E come la fai tu, babbo scrive diversamente.
 
Nella sua voce non c'erano sospetti. Questo mi commuove.



martedì 29 novembre 2011

I sogni in una tasca


Erano stati mesi faticosi ed ora era arrivato il tempo dell'attesa. Le fatiche non erano finite e i preparativi fervevavo ancora in su forradroxiu (nucleo abitativo rurale che sorgeva vicino a terre fertili e sorgenti d'acqua; dal verbo furriau - furriau a domu, ritornare, rientrare a casa dopo il lavoro nei campi e la cura delle greggi e delle mandrie), ma era un momento speciale per tutti, di grande allegria.
In quell'anno, il 1813  l'inverno era stato rigido, mettendo a dura prova la piccola comunità. Era caduta così tanta neve da non riuscire ad uscire di casa per giorni. Fortunatamente però, il raccolto era stato generoso ed ora Luisa aspettava i festeggiamenti per il raccolto e per sa coia (il matrimonio) di tzia Francesca, una zia materna. La settimana successiva era da dedicare alla preparazione dei dolci e del pane. I pochi ingredienti a disposizione erano già stati messi da parte: farina, uova, miele, sapa d'uva e di fichi d'india, formaggio, ricotta, mandorle, noci, uva passa. Tutte le donne sarebbero state impegnate nella preparazione di dolci deliziosi della tradizione rurale sarda: is pardulas (formagelle), is caschettas, is papassinas (dolci d'uva passa), is pistoncus grussus (biscotti grossi).
La semola del miglior grano duro era stata già macinata con la macina azionata dall'asino e finemente setacciata, per un'intera notte. Le donne della famiglia avrebbero contribuito alla preparazione de su pan'e sposoriu (il pane nuziale) e sulla tavola imbandita coperta da una bella tovaglia di lino candida ci sarebbero stati is cocois pintaus e is murtuareddas.




Ma quella mattina  Luisa, le lunghe trecce  incrociate sulla testa, mentre aspettava la mamma, affondava la mano nella tasca del suo grembiule continuando ad accertarsi che ciò che toccava fosse vero. La mamma, la sua instancabile mamma aveva trovato il tempo e il materiale per cucirle una bambolina meravigliosa.
Mentre l'accarezzava nella tasca, senza osare tirarla fuori, ripercorreva la bellezza dell'abito:
sa camisa de linu (sottoveste di lino con maniche lunghe e polsini "pongitus" bordati con pizzi),







su manteu (la gonna) e sopra il grembiule




sa scofia (cuffia di raso rosso dai lunghi nastri),




 su mucaroi mannu (il fazzoletto grande),



sa perr'e sera (il fazzoletto di seta) incrociato sul petto e fermato da una spilla.




I suoi sogni, quelli di bambina, erano tutti nella tasca del grembiule, tenuti dentro la sua piccola ruvida manina. 
Cenni storici da "Santadi, Nuxis, Villaperuccio" di Maria Paola Pinna



Durante la guerra d'indipendenza americana le bambole più comuni erano le Church Dolls (bambole da chiesa) e le Stump Dolls bambole "ceppo" o tronchetto.
Le bambole ceppo erano senza gambe e cucite con materiali semplici. Avevano il vantaggio di non fare rumore in caso di caduta sul pavimento di legno della chiesa e di stare in una tasca del grembiule.




Le bambole di chiesa erano bambole fatte con un fazzoletto annodato e imbottito con del cotone.  Le mamme le davano ai propri figli durante la funzione religiosa per tranquillizzarli. In rete ho trovato questo tutorial che vi da un'idea di come erano e di come si facevano. Io ho un vago ricordo che mi è tornato alla mente come un flash: mia mamma seduta su un gradino insieme a me e ad alcune bambine vicine di casa mentre realizza queste bamboline con un fazzoletto.







Io ho potuto realizzare le bamboline ceppo con il tutorial gentilmente e generosamente messo a disposizione da Nadia in questo post. Ma vi invito a leggere anche quest'altro post in cui con poesia racconta la storia di queste bamboline di pezza.

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